L’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e i Paesi del Salento
L’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, nata nel 1986 dalla fusione di due diocesi, copre una vasta area di 1.253 kmq con una popolazione di circa 270.000 abitanti, quasi tutti cattolici. La diocesi comprende 14 comuni, la maggior parte dei quali si trova nella provincia di Brindisi, mentre uno è situato in provincia di Bari (Locorotondo) e quattro nella provincia di Lecce: Leverano, Veglie, Salice Salentino e Guagnano. Questi comuni salentini, pur appartenendo alla provincia di Lecce, fanno parte di una diocesi che storicamente ha sede in una provincia diversa, creando una singolare distribuzione territoriale ecclesiastica.
Questa suddivisione ha portato a interrogarsi su come gestire al meglio le relazioni tra le diverse comunità religiose e il ruolo dell’arcidiocesi nelle aree geograficamente lontane dal centro principale di Brindisi. La presenza di questi quattro comuni salentini rappresenta una sfida e, allo stesso tempo, un’opportunità per promuovere un dialogo più ampio tra le varie realtà locali.
La Presenza degli Immigrati nell’Area di Brindisi
Secondo i dati ISTAT aggiornati al 1° gennaio 2024, la città di Brindisi ospita una significativa comunità di 13.010 stranieri residenti. Tra queste comunità, le più numerose sono quelle di origine albanese (2.064 persone, pari al 16,8% della popolazione straniera), rumena (1.985, 16,1%) e marocchina (991, 8%). Anche altri comuni della provincia di Brindisi, come Ostuni, Carovigno e San Vito dei Normanni, contano un numero considerevole di immigrati, rispettivamente 1.444, 1.035 e 743 residenti stranieri.
Questi dati evidenziano come la provincia di Brindisi abbia accolto una variegata presenza di immigrati, che provengono da diverse parti del mondo, specialmente dall’Europa dell’Est e dal Nord Africa. La forte presenza di immigrati in queste zone ha spinto le comunità locali a sviluppare una serie di iniziative per favorire l’integrazione e il dialogo interculturale.
Immigrazione e Comunità nel Salento
La situazione nel Salento è piuttosto diversa rispetto alla provincia di Brindisi, con una presenza di immigrati molto più ridotta. Nei quattro comuni salentini appartenenti all’arcidiocesi, i numeri sono decisamente più contenuti. Nel comune di Guagnano, con una popolazione di 5.319 abitanti, si contano solo 103 immigrati, prevalentemente di origine senegalese, rumena e marocchina. A Salice Salentino, su 7.718 abitanti, ci sono 177 stranieri, con una forte presenza di marocchini, senegalesi e rumeni.
Nel comune di Veglie, che conta una popolazione di 13.215 abitanti, ci sono 294 immigrati, prevalentemente marocchini, rumeni e cinesi. Infine, Leverano, con 13.474 abitanti, ospita la comunità più numerosa di stranieri, con 679 immigrati, provenienti soprattutto da Albania, Romania, Senegal e Marocco. Leverano si distingue non solo per il numero di stranieri residenti, ma anche per la forte incidenza di bambini e ragazzi in età scolare, con 173 minori, di cui 109 nella fascia d’età compresa tra 0 e 9 anni.
Le Sfide dell’Integrazione e il Ruolo dell’Associazionismo
L’integrazione degli immigrati rappresenta una sfida importante, soprattutto in comunità più piccole come quelle del Salento. A Leverano, l’Associazione “In Contatto – APS”, fondata il 17 gennaio 2023 a Veglie, sta svolgendo un ruolo cruciale nella promozione dell’integrazione. Questa associazione, attiva principalmente nel comune di Leverano, ha messo in campo diverse iniziative, come una scuola di italiano per adulti e momenti di socializzazione, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra gli immigrati e la comunità locale.
A partire da ottobre 2024, l’associazione prevede di proseguire con i corsi di lingua e cultura italiana, insieme a una preparazione specifica degli immigrati per il mondo del lavoro. Saranno offerti laboratori di sartoria, falegnameria e parrucchiere, che permetteranno agli immigrati di acquisire competenze pratiche e inserirsi nel tessuto produttivo locale.
Per i bambini e i ragazzi, l’associazione fornirà indumenti e alimenti, oltre a un servizio di doposcuola, essenziale per quei minori che non possono essere seguiti adeguatamente dalle loro famiglie. Questo servizio di supporto allo studio si rivela fondamentale per garantire un’integrazione effettiva anche per le nuove generazioni, spesso svantaggiate nel loro percorso scolastico.
Un Appello alla Comunità Locale
Il lavoro dell’Associazione “In Contatto – APS” potrebbe estendersi anche agli altri comuni salentini, dove la presenza di stranieri, pur essendo inferiore rispetto a Leverano, richiede comunque interventi mirati per facilitare il processo di integrazione. Tuttavia, l’impegno di una singola associazione non è sufficiente senza il supporto delle istituzioni locali e dei cittadini.
È fondamentale che la comunità locale superi pregiudizi e paure nei confronti degli immigrati, riconoscendo il valore che queste persone possono apportare alla società. Accogliere e dialogare con le comunità immigrate significa non solo garantire un’integrazione serena, ma anche costruire ponti di solidarietà e di progresso. Solo attraverso un impegno congiunto tra associazioni, istituzioni pubbliche e volontari sarà possibile raggiungere risultati concreti e positivi, creando una società più inclusiva e aperta al cambiamento.